“IQuintili” – Di che impasto sono fatti i sogni?

“IQuintili” – Di che impasto sono fatti i sogni?

Marco Quintili, un genio, un pizzaiolo e un amico. Una persona che riesce a trasmettere la sua arte sulle pizze, un po come un pittore che capta i paesaggi e li ritrae. Sino ad ora non avevo conosciuto molti pizzaioli in grado di riuscire a raggiungere una simile leggerezza in 240gr di panetto. Ogni volta che ci rincontriamo apre sempre la sfida dicendomi ‘ vuoi vedere come riesco a creare un panetto ancora più leggero? ‘ Per me Marco non è solamente un caro amico, ma un vero tecnico dell’arte bianca. Un cultore dei processi di lievitazione e degli impasti.

CL.1), Come hai iniziato?

MQ.1), “Sin da piccolissimo mi sono appassionato alla lavorazione e allo studio dell’arte bianca. I miei hanno origine toscane ma io sono nato a Pignataro Maggiore vicino Caserta. La cucina ha sempre fatto parte della mia famiglia. Poi è arrivata Laura che mi ha spinto a trasferirmi a Roma e a cambiare la mia vita, da maestro ad imprenditore. Mi aiuta ogni giorno nella parte amministrativa ed è fondamentale”.

CL.2), Hai sempre desiderato di fare il pizzaiolo?

MQ.2), “Sì, è un desiderio che ho sempre avuto. Prima ancora che il pizzaiolo ho sempre desiderato studiare per migliorarmi e poi insegnare a mia volta; credo che l’insegnamento e lo studio siano l’aspetto più affascinante del mio lavoro. La Pizzeria IQuintili è nata solo due anni fa grazie a mia moglie Laura: è lei che mi ha spinto ad aprirla a Roma. È stato bello riuscire a riqualificare il quartiere di Tor Bella Monaca, dove ora viene anche chi non ci si sarebbe mai avvicinato senza la nostra pizzeria”.

CL.3), L’idea del nome? ( IQuintili )

MQ.3), “Il nome nasce dall’idea che voglio trasmettere. Non è soltanto il mio nome, ma il nome della mia famiglia. Considero chi lavora con me in pizzeria non un dipendente, ma a tutti gli effetti un membro di una grande famiglia. Ho selezionato personalmente questi ragazzi e a loro va il mio ringraziamento, perché se abbiamo raggiunto rapidamente il successo è grazie a loro”.

CL.4), Perché la tua pizza è diversa, perché è così leggera?

MQ.4), “Il mio panetto è di circa 240 grammi, un impasto molto leggero rispetto alle altre pizze. Il segreto è anche nella farina, io utilizzo la Molino Magri Doppia Esse. Sono un loro tecnico e conosco tutti i segreti del loro prodotto avendo contribuito io stesso a realizzarlo”.

CL.5), Perché hai deciso di investire a Roma?

MQ.5), “Ho deciso di investire a Roma perché mi sono innamorato di mia moglie che era di Torre Angela, pertanto è colpa sua (ride ndr). Cercavamo un posto e abbiamo trovato il locale di Tor Bella Monaca; aver contribuito a cambiare in parte la vita di questo quartiere ci riempie di orgoglio”.

CL.6), Hai avuto mai l’Idea di aprire un franchising?

MQ.6), “Possiamo dire che IQuintili è già diventato una sorta di franchising, abbiamo aperto la seconda sede a Via Eurialo 7C accanto alla metro Furio Camillo mentre tra pochi giorni apriremo la nuova sede a Riviera di Chiaia, a Napoli”.

CL.7), La nuova apertura a Roma come è andata?

MQ.7), “Un successo che non mi sarei mai aspettato. Subito dopo il covid era difficile prevedere la reazione delle persone eppure i 93 coperti non bastano mai e dobbiamo spesso fare doppi turni”.

CL.8), Quali sono le pizze che scelgono di più i tuoi clienti?

MQ.8), “Offriamo delle pizze molto particolari, dalla tartufina col cornicione ripieno fino alla scenografica Gricia in fiamme con il guanciale fresco che viene “cotto” sotto gli occhi del cliente grazie ad uno speciale olio infiammabile. La più richiesta però è la nostra Carbonara: una pizza fatta con provola affumicata, guanciale fresco, crema di pecorino, pepe-cuveé e uovo disidratato 72 ore grattugiato sopra come un tartufo”.

CL.9), Quali sono le pizze che consigli ai tuoi clienti?

MQ.9), “Non mi piace molto dare consigli ai miei clienti, questo perché noi non vendiamo semplicemente una pizza ma bensì un’esperienza sensoriale pertanto devi decidere cosa vuoi mangiare. Ogni pizza ha una lavorazione e una storia diversa”.

CL.10), Come preferisci abbinare le tue pizze?

MQ.10), “Il nostro menù antipasti è particolarmente ampio: dalle crocchette gourmet come quella alla Gricia alle olive taggiasche ripiene di crema di pecorino. Abbiamo anche naturalmente le frittatine di pasta della tradizione campana rivisitate in chiave romana. Poi non possono mancare il battilocchio e le nuvole di pizza fritta”.

CL.11), Perché vale la pena trascorrere una bella serata all’insegna del gusto da IQuintili?

MQ.11), “Perché la qualità è la cosa più importante nella nostra pizzeria. Tutto è fatto in casa. Dopo aver mangiato una nostra pizza vi sentirete leggeri e soprattutto felici. Il sorriso del cliente è la mia soddisfazione più grande”.

L’intervista di Ciro Lorusso

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